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lunedì 1 settembre 2014

Il giornalismo oggi.

Questo articolo mi nasce solo dopo aver seguito varie discussioni,
negli argomenti più disparati. Che siano argomenti scientifici, fantascientifici, notizie di criminologia, di macropolitica o anche solo di cronaca a livello di piccolo comune, ho notato che c'è una propensione da parte dell'informazione ad imporre un opinione sul proprio lettore nascondendosi dietro ad una presunta oggettività, lasciando spazio zero al libero arbitrio del lettore.
Grazie anche alla globalizzazione, che ci sovracarica ogni giorno di notizie più o meno utili per il nostro vivere quotidiano, a proposito o ingenuamente stanca la volontà di pensare e la voglia di essere curiosi che dovrebbero essere le prerogative che fa dell'uomo un'entità un pò differente rispetto agli animali che hanno meno sovrastrutture.
Ora, per una questione di marketing e di mantenimento dei propri clienti, i quotidiani fanno si che un giornalista diventi non un semplice narratore/osservatore imparziale, ma che diventi anche un dispensatore di verità per far sentire più sicuro e lungi da responsabilità il lettore affezionato. Ormai i giornalisti sono diventati
degli Show-Man e vengono scelti dai vari giornali o TV in base all'aria che tira. Un mercato delle bestie.
Questa filosofia, ormai si ripercuote anche nella piccola e media testata giornalistica dove, per una questione di vendite, si da ad intendere che ci sia uno scoop (con i titoloni) anche dove non c'è. Si sparano statistiche, si cerca di creare fumo ed omissioni per non far cadere i propri castelli di carta, si estrapolano frasi di persone importanti da contesti vari per usarle in malafede, spesso lasciando la responsabilità al presunto mittente per la manipolazione altrui di una frase.
Mettiamoci poi il carico con i SOCIAL ed INTERNET in genere, inneggianti all'informazione indipendente, ma che al giorno d'oggi sono utili solamente per muovere la classifica grazie ai commenti negativi partoriti da fans di altre pagine (detti troll stupidamente) e che prontamente, sono ciecamente combattuti dai fan del mittente.
Troverete spesso e volentieri, che lanciato il Post difficilmente il mittente commenta più di 3 volte cercando di spiegare la propria posizione alla plebaglia, anzi applicando il concetto di "ARMIAMOCI E PARTITE" lascia che i poveracci si scannino fra di loro.
Questa filosofia del macellaio istruito, ha fatto si che si creino dei gruppi chiamati commercialmente "correnti di pensiero", che non sono altro che i burattini del "Dividi et impera" e che sono, poi infine, quelli che inconsapevolmente danno da mangiare ai giornali, molti dei quali godono pure dei soldi nostri tramite i contributi statali.
L'importante è far sentire il lettore protagonista senza per forza fargli capire che viene trattato come uno scimpanzè ammaestrato.
Altro bel servizio che danno gli organi di informazione è il protagonismo di serie A o serie B.
Nel nuovo ramo di informazione, quello On-Line, spesso si da la possibilità di essere inserzionista in un ala non ufficiale del quotidiano. Quindi, come già mi è capitato di notare, ti ritroverai a dover leggere articoli di una persona che ha pagato o addirittura è azionista di quel quotidiano, ma che da notizie che sono il diretto contrario di ciò che viene ufficialmente stampato o pubblicato On-Line, ma che per il solo fatto che ha la stessa intestazione può venire sfruttata da altri e danno altra visibilità indiretta.
Questa è la nuova frontiera dell'informazione, che nella maggior parte delle ipotesi è la causa dell'eliminazione di giornalisti retti come Enzo Biagi e che ha reso più scafati gente come Montanelli prima della sua scomparsa e che ha creato una nuova razza di giornalisti che poco hanno a che fare con il giornalismo, ma molto più con i venditori di aspirapolvere.

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